Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com Laboratorio formativo-professionale per disabili nel settore della ristorazione – Associazione ABìCì

Laboratorio formativo-professionale per disabili nel settore della ristorazione

Il progetto nasce dall’idea di creare un’attività socio-educativa per le persone con disabilità residenti nell’Area Metropolitana di Cagliari e aumentare le competenze degli operatori della salute (studenti,assistenti sanitari, specializzandi in Psichiatria, ecc.) verso i soggetti con disabilità.
Attraverso il laboratorio di “cucina inclusiva” i partecipanti saranno inseriti in un contesto di socializzazione finalizzato a favorire l’inclusione sociale, l’autonomia e l’acquisizione di competenze utili al loro inserimento professionale all’interno della comunità locale, grazie ad un percorso formativo nell’ambito della ristorazione realizzato in collaborazione con alcuni imprenditori locali aderenti al Comitato Giovani di Confesercenti di Cagliari.



Durante i lavori del laboratorio di cucina inclusiva (oltre all’attività di formazione in aula prevista nel progetto), gli stessi studenti delle professioni sanitarie dell’Università di Cagliari saranno attivamente coinvolti e stimolati a interagire con i
pazienti , allo scopo di concorrere alla propria formazione come futuri professionisti dell’assistenza sanitaria, secondo una più dettagliata attenzione verso le necessità delle persone con disabilità.
L’iniziativa progettuale, inoltre, vuole supportare e sensibilizzare gli imprenditori locali del settore della ristorazione, verso l’adozione di un approccio al servizio più accessibile e attento al soddisfacimento dei bisogni dei clienti affetti da disabilità. Le attività sono iniziate nel mese di gennaio 2018 con incontri propedeutici con studenti delle professioni sanitarie e incontri con i partecipanti del laboratorio. Le attività si concluderanno nel mese di novembre 2018. 


Obiettivi che si intendono realizzare con il progetto


-aumentare la consapevolezza delle persone con disabilità su stili di vita salutari , favorendo la costruzione di relazioni sociali all’interno della comunità locale, contrastando comportamenti a rischio per la salute;
-contrastare la discriminazione a cui spesso sono sottoposte le persone disabili;
-aumentare la sensibilità e le competenze dei futuri operatori della salute verso tematiche di promozione della
salute nei confronti di una fascia di popolazione più a rischio di esclusione sociale e favorire la collaborazione
tra il terzo settore e il sistema universitario locale;
-supportare l’attività socio-rieducativa dei servizi alla persona presenti nel territorio;
-sensibilizzare gli imprenditori locali circa l’adozione di modalità accessibili per l’erogazione di servizi verso
soggetti con disabilità;
-formare i pazienti partecipanti nell’ambito della ristorazione;
-migliorare le relazioni sociali tra pazienti e familiari.